26 SETTEMBRE: GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE. Samsung presenta il nuovo Trend Radar: il rapporto tra gli italiani e le lingue straniere

24-09-2024
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Inglese, francese e spagnolo sul podio delle lingue più conosciute; si fanno strada lingue come il cinese e il coreano tra i giovani.
Il 66% della GenZ dichiara un livello molto buono o madrelingua della lingua inglese.
Per la GenZ l’apprendimento dell'inglese passa anche da canali extrascolastici e digitali, come attività legate a hobby e intrattenimento.
Quasi un italiano su due usa lo smartphone per comunicare in Paesi di cui non si conosce la lingua, soprattutto grazie alla traduzione simultanea.

In occasione della Giornata europea delle lingue, che si celebra il 26 settembre, Samsung ha annunciato i risultati del nuovo Trend Radar “Gli italiani e le lingue straniere”, che l’azienda ha realizzato insieme a Human Highway – istituto di ricerche di mercato specializzato nell’analisi dei cambiamenti nelle relazioni umane prodotti dalle tecnologie e dal digitale e che fotografano il rapporto degli Italiani con i nuovi trend digitali.

 

L’analisi[1] offre una panoramica sul rapporto generale degli italiani con le lingue straniere, esplorando il livello di conoscenza e le diverse modalità di apprendimento con interessanti spaccati derivanti dalle diverse generazioni di appartenenza. Un focus in particolare, inoltre, è dedicato al ruolo della tecnologia in quanto strumento utile per migliorare il proprio livello di partenza, ma che allo stesso tempo offre espedienti innovativi come la traduzione simultanea, che consente di abbattere le barriere linguistiche e rendere la comunicazione tra culture diverse più fluida e accessibile.

 

 

 

Il panorama linguistico degli italiani si evolve

 

La ricerca rivela un panorama linguistico in trasformazione, con differenze significative tra le generazioni. L’inglese si conferma la lingua straniera più conosciuta, soprattutto tra i giovani: oltre l’80% della GenZ e Millennials dichiara di padroneggiarla, contro il 50% dei Boomers. Un dato che sottolinea come la familiarità con la lingua inglese sia ormai imprescindibile per le nuove generazioni.

 

Anche la fluidità nella lingua inglese è un tratto distintivo dei più giovani: il 66% della GenZ che parla inglese dichiara di averne un’ottima conoscenza, o di essere addirittura comparabile ad un madrelingua.

 

Lo spagnolo si attesta su buoni livelli di conoscenza, con un picco del 33% tra la GenZ. Il francese, invece, parlato complessivamente da più del 35% del campione, risulta più diffuso tra i Boomers (45%), a dimostrazione di un diverso contesto storico e culturale.

 

È interessante notare come la GenZ si distingua per la conoscenza di lingue emergenti come il cinese (5%) e il coreano (4%), segno di una maggiore apertura verso nuove culture e alla maggiore propensione ad abbracciare nuovi trend culturali provenienti da paesi diversi, come quello della k-culture e del k-pop.

 

Le difficoltà maggiori emerse durante l’apprendimento delle lingue riguardano la lingua parlata, quindi la possibilità di fare conversazione, di conoscere i termini più colloquiali e anche la pronuncia corretta: il 38% dichiara che avrebbe trovato utile poter fare conversazione con persone madrelingua.

 

 

 

Dalla scuola ai social: come sta cambiando l’apprendimento delle lingue straniere

 

L’apprendimento delle lingue straniere in Italia vede l’emergere di nuove tendenze, guidate dalla GenZ e dal suo approccio innovativo.

 

Se la scuola rimane il luogo principale di apprendimento per le lingue straniere, emergono differenze generazionali nelle modalità di apprendimento extrascolastiche, in particolare della lingua inglese; la GenZ si dimostra più incline a frequentare corsi extrascolastici, partecipare a viaggi studio e, soprattutto, a seguire corsi online (20%), confermando la propria dimestichezza con le nuove tecnologie e la capacità di sfruttarle a proprio vantaggio. Per Millenials e Gen X, invece, sono rilevanti tutti gli aspetti legati all’ambito lavorativo, in particolare i viaggi aziendali e il confronto con colleghi stranieri.

 

Nello specifico, il metodo di apprendimento cambia anche a seconda delle generazioni. Lo studio ha rivelato quanto l’apprendimento della lingua francese abbia avuto luogo prettamente in ambito scolastico, come attestano le oltre sette persone su dieci che lo hanno affermato, con una percentuale altissima (81%) se si parla di Boomer.

 

Cambia invece lo scenario per lo spagnolo, che si apprende principalmente al di fuori del contesto scolastico, e in questo caso in particolar modo per la GenZ che dichiara di impararlo attraverso canali come la musica (40%), la visione di TV e serie in lingua straniera con sottotitoli (31%) o anche senza (29%). Molto popolari fra i giovanissimi anche i podcast in lingua spagnola (14%) rispetto alle altre generazioni.

 

L’inglese è la lingua straniera che, più di tutte, consolida il trend dell’apprendimento attraverso gli hobby e il tempo libero.

 

La musica si conferma il principale svago che favorisce l’apprendimento (40%), seguita dalla visione di film e serie TV (32%, con una netta preferenza per i sottotitoli tra i più giovani) e dai viaggi di piacere all’estero (31%).

 

In generale, la GenZ si dimostra più propensa a integrare l’inglese nelle proprie attività quotidiane, attraverso la musica, film, serie TV, tutorial, podcast, giornali, riviste, documentari e hobby. Più del 17% della GenZ ha imparato l’inglese interagendo con persone anglofone.

 

 

 

Il ruolo della tecnologia: lo smartphone capace di abbattere le barriere linguistiche

 

L’inglese risulta essere la lingua che meglio si presta ad essere appresa attraverso strumenti digitali, seguita dallo spagnolo. Questa tendenza evidenzia come l’evoluzione tecnologica stia plasmando nuovi metodi di apprendimento linguistico, soprattutto tra le giovani generazioni.

 

I servizi online di traduzione (38%) e i social network (29%) si rivelano strumenti preziosi per familiarizzare con la lingua inglese, offrendo un accesso immediato a contenuti in lingua originale e opportunità di interazione con parlanti nativi. Anche siti didattici e app dedicate (entrambi al 21%) si dimostrano risorse valide, fornendo un supporto strutturato e personalizzato all’apprendimento.

 

Un dato interessante è rappresentato dal gaming on line (12%) e dell’intelligenza artificiale (12%) come strumenti di apprendimento dell’inglese. Il gaming, in particolare, offre un contesto immersivo e interattivo mentre l’IA apre nuove frontiere con chatbot, assistenti vocali e software di apprendimento personalizzato.

 

In un mondo sempre più interconnesso, la tecnologia si rivela un alleato prezioso per abbattere le barriere linguistiche, anche per chi non padroneggia lingue straniere oltre all’italiano. Lo smartphone, in particolare, si trasforma in un vero e proprio interprete tascabile, facilitando la comunicazione e l’interazione con culture differenti.

 

Quasi un italiano su due (47%) si affida allo smartphone per comunicare con persone straniere quando si trova in un Paese di cui non conosce la lingua. Un dato che sottolinea come la tecnologia stia democratizzando l’accesso alla comunicazione globale, rendendola più inclusiva e alla portata di tutti.

 

Lo smartphone, infatti, viene prima della gestualità e di una comunicazione improvvisata, utilizzata dal 36% del campione.

 

Particolarmente apprezzate sono le funzionalità di traduzione simultanea, soprattutto in viaggio, utilizzate da un italiano su cinque. Grazie a queste tecnologie innovative è possibile superare le barriere linguistiche in tempo reale, facilitando conversazioni, comprensione di testi e scambi culturali.

 

 

 

 

[1] Indagine svolta da Human Highway ad agosto 2024 su un campione di 1.151 rispondenti in tutta Italia, di ogni genere, dai 18 anni in su.

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