Lo smartphone del futuro? Per 7 italiani su 10 dovrà essere come “la fatina delle fiabe”…
… in grado di fare da assistente personale 4.0 e di consentirci di lavorare dai posti più sperduti del Paese
In cambio di tanta comodità il 62% si dice persino disponibile ad avere meno privacy
Ma il 73% degli italiani non sa cos’è il 5G
Milano 29 novembre – Sono gli smartphone a guidare il fermento in campo di innovazioni tecnologiche, ma cosa si aspettano gli italiani dal telefono del futuro? Al di là delle innovazioni fisiche dei device (tab.1), si aspettano tanto dal software (tab.2). Se lo immaginano come un angelo custode tech, in grado di anticipare le loro mosse e comandare tutti, ma proprio tutti, gli oggetti connessi, e per favorire il progresso sono pronti a sacrificare qualcosa in privacy, che per il 62% degli italiani non rappresenterebbe un problema e che addirittura il 32% sarebbe disposto a cedere, in parte, in cambio di un compenso economico. Questo è quanto emerge dalla recente indagine del Samsung Trend Radar*.
Se da una parte dimostrano di avere le idee chiare su quali potrebbero essere i futuri progressi dello smartphone, gli italiani sembrano però essere confusi su altro: solo l’8% conosce, ad esempio, il significato della denominazione ‘5G’, ovvero il nuovo standard di connessione web più veloce e a portata di tutti con cui riuscire a navigare in rete in maniera più efficace. La maggior parte, il 73% lo confonde con il ‘punto G’ femminile e una esigua minoranza ritiene sia una rete che serve per telefonare. Tra coloro che però hanno inteso le grandi potenzialità e i vantaggi della connessione di nuova generazione, il 31% degli intervistati pensa che porterà a degli indubbi vantaggi sia in termini di qualità della vita fino ad addirittura cambiare la demografia del Paese permettendo di lavorare da remoto da zone poco abitate. Per il 63%, lo smartphone consentirebbe di trasportare l’ufficio ovunque si voglia andare, diventando il mezzo perfetto per presentazioni hi-tech in realtà aumentata e prestazioni ottimali utilizzando un’assistente 4.0 in grado di filtrare tutta la propria corrispondenza (Tab.3).
E nella vita privata? Sarebbe bello se lo smartphone potesse facilitare, proprio come la fata madrina di Cenerentola, qualsiasi commissione personale: ad esempio suggerendo consigli vocalmente grazie ad un apprendimento delle abitudini personali (il così detto machine learning), consentire di effettuare qualsiasi pagamento, anche l’acquisto di una casa, avvisare quando si è in ritardo agli appuntamenti offrendo valide soluzioni su come risolvere gli imprevisti oppure gestire direttamente l’agenda quotidiana tramite la domotica, per far coincidere la riunione di lavoro con l’accensione della lavatrice in tempo per il rientro a casa (Tab.4).
Indagine Samsung Trend Radar, condotto mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1500 donne e uomini definito trasversalmente nella fascia d’età dai 18-55 per sondare come gli italiani desiderano il proprio smartphone in futuro.
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