Samsung Innovation Camp: presentati i project work finalisti e i vincitori dell’Università degli Studi di Pisa
Pisa, 13 febbraio 2019 – oggi, presso la sede dell’Università degli Studi di Pisa, si è tenuta la cerimonia di chiusura della seconda edizione di Samsung Innovation Camp, la prima per l’ateneo toscano, con la premiazione dei gruppi che hanno presentato i migliori project work a Cultura REPublic, una delle aziende coinvolte nel progetto di Innovation Camp, e al Samsung Service Center di Pisa.
L’iniziativa, sviluppata da Samsung Electronics Italia in collaborazione con Randstad, è nata con l’idea di accompagnare gli studenti di una rete di università pubbliche italiane in un percorso formativo sull’innovazione, per trasformare il futuro in presente e accompagnare i ragazzi alla scoperta di nuovi scenari professionali.
Per la fase finale di Innovation Camp in Toscana, sono stati selezionati i due migliori progetti, scelti tra i 1129 studenti e neo-laureati partecipanti nella sola Università degli Studi di Pisa, e analizzati sulla base della qualità della proposta che hanno sviluppato in risposta ai business case commissionati da Cultura REPublic e dal Samsung Service Center di Pisa, le due realtà locali che hanno aderito in questi mesi all’iniziativa in collaborazione con l’Università.
I due progetti vincitori:
- Gruppo vincitore per il Project Work di Cultura REPublic: Cultura REPublic ha chiesto agli studenti di elaborare proposte per aiutare l’associazione a diffondere nell’ambiente culturale e museale la consapevolezza dell’importanza di fare investimenti in servizi di comunicazione e marketing e in particolare per far comprendere le potenzialità strategiche degli strumenti di comunicazione online. Con il progetto CULTstories, il gruppo MedArts ha elaborato un piano di engagement delle realtà museali di riferimento basato sullo storytelling. Dopo un’attenta analisi del contesto e delle best practice del settore, il gruppo ha individuato nei canali social il touchpoint ideale su cui basare una customer journey che mira a coinvolgere gli utenti attraverso narrazioni multimediali. Il gruppo ha presentato anche un esempio concreto di come utilizzare la tecnica dello storytelling realizzando un esempio di customer journey, con tanto di produzione video, che mostra in che modo è possibile stimolare gli utenti a visitare, per esempio, un museo dedicato alle opere di Giovanni Fattori.
- Gruppo vincitore per il Samsung Service Center di Pisa: Il Samsung Customer Service di Pisa ha chiesto agli studenti di Innovation Camp di elaborare delle proposte per migliorare l’esperienza dei clienti all’interno del proprio centro. In particolare, agli studenti è stato chiesto di sviluppare la customer journey ideale per i clienti che fruiscono del servizio di riparazione rapida e devono quindi fermarsi presso il centro fino al termine della riparazione. Il gruppo Jolly, vincitore per il project work del Samsung Customer Service, ha proposto di migliorare l’esperienza utente del centro assistenza attraverso l’utilizzo della realtà virtuale. Il gruppo ha proposto di sfruttare i tempi di attesa presso il centro per proporre ai clienti contenuti virtuali diversificati, sia di intrattenimento che formativi sull’assistenza e manutenzione dei device, nonché contenuti interattivi sulla Smart Home e sulle possibilità offerte dalla casa connessa.
Alla cerimonia hanno partecipato il prof. Rossano Massai per l’Università degli Studi di Pisa, Anastasia Buda, Corporate Citizenship Manager di Samsung Electronics Italia, Elena Janniello, presidente di Cultura REPublic e Maria Elena Bardini, segretario di Cultura REPublic.
Samsung Innovation Camp: il progetto
Il principale obiettivo della seconda edizione di Samsung Innovation Camp (sito dedicato: www.innovationcamp.it) è stato quello di trasferire agli studenti competenze complementari a quelle che vengono fornite nei tradizionali percorsi accademici attraverso lo studio delle possibilità offerte dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione, grazie anche al contatto diretto con imprese del territorio. Il coinvolgimento attivo di numerose aziende locali in tutta Italia ha rappresentato la principale novità di quest’anno e ha dato agli studenti la possibilità di portare innovazione nei settori economici tipici del nostro paese, facilitando il passaggio spesso complesso dal mondo della scuola a quello del lavoro. Durante il percorso, grande importanza è stata data anche alle competenze trasversali e alla collaborazione tra studenti appartenenti a corsi di laurea differenti.
Ogni studente di Innovation Camp ha avuto la possibilità di creare un mix vincente tra i concetti appresi durante il proprio percorso di studi universitari e le competenze acquisite grazie a questo progetto, nonché di metterle in pratica collaborando direttamente con le aziende, selezionate per dare l’opportunità agli studenti di conoscere le realtà del loro territorio e di confrontarsi con temi/project work reali. Nello specifico Samsung Innovation Camp ha messo a disposizione degli studenti di 18 università pubbliche italiane, da Trento a Catania, dal Piemonte al Salento, una piattaforma di e-learning costituita da una dashboard di lezioni e contenuti di approfondimento multimediali divisi in 8 moduli da fruire online. Gli argomenti del corso hanno toccato i temi più interessanti dello scenario digitale contemporaneo, dal business al digital marketing, passando per tecnologie, analytics e cyber-education, e sono stati integrati da testimonianze di professionisti e da casi di successo.
I migliori 60 studenti di ogni ateneo, classificati in base al punteggio ottenuto nei test al termine degli 8 moduli, hanno avuto accesso alla seconda fase di formazione in aula presso la propria università di iscrizione, dove hanno potuto seguire le lezioni tenute da un docente dell’ateneo, che ha approfondito i contenuti affrontati nei moduli online, e da professionisti Samsung e Randstad, che hanno tenuto degli interventi formativi rivolti agli studenti. La qualità del corso online e delle lezioni svolte durante la seconda edizione di Samsung Innovation Camp è stata riconosciuta anche a livello accademico: alcune università hanno infatti deciso di offrire da 1 a 3 CFU a chi ha ottenuto l’attestato di partecipazione e/o ha partecipato alla fase in aula e ai lavori di gruppo.
Durante le lezioni, le aziende provenienti dal territorio dove ha sede l’università e coinvolte nel progetto hanno assegnato ciascuna un project work sul tema dell’innovazione nel proprio settore di operatività. Gli studenti hanno avuto la possibilità di svolgere il project work riuniti in gruppi multidisciplinari, al fine di favorire il lavoro di squadra e la collaborazione tra profili con competenze complementari. Alla fine del percorso, è previsto un evento finale, presso le sedi aziendali o universitarie di ogni città coinvolta, durante il quale lo studente o il gruppo che ha elaborato il project work migliore presenterà il proprio lavoro ai dipendenti, ai rappresentanti di Samsung, di Randstad e a quelli dell’ateneo.
Samsung Innovation Camp, seconda edizione: i principali numeri dell’iniziativa
In tutta Italia, sono stati oltre 10.000 gli studenti registrati alla piattaforma di Samsung Innovation Camp, con un buon equilibrio tra ragazzi (46%) e ragazze (54%), a dimostrazione di un interesse per le discipline legate ai lavori digitali paritetico tra uomini e donne. Oltre agli studenti in corso, hanno partecipato con entusiasmo anche molti neolaureati, che hanno raggiunto il 25% degli iscritti totali.
I moduli e le lezioni della seconda edizione di Samsung Innovation Camp hanno offerto ai ragazzi un tipo di formazione assolutamente trasversale, rilevante indipendentemente dal corso di studi, elemento che ha ribadito ancora di più che oggi le competenze digitali sono assolutamente fondamentali in qualsiasi ambito professionale. Questo dato è confermato dal fatto che gli iscritti provengono da più di 15 aree di studio diverse: economia e finanza (30%); ingegneria (13%); scienze umanistiche (9%); scienze della comunicazione (6%); scienze giuridiche (5%); marketing (5%); scienze politiche (3%) le principali.
“Da oltre 26 anni Samsung si impegna per lo sviluppo del digitale e la diffusione della cultura dell’innovazione in Italia. E, in qualità di digital enabler, cerchiamo di offrire ai più giovani utili strumenti e competenze per affrontare al meglio il mondo del lavoro, sempre più permeato dalla tecnologia. Grazie all’alto livello di partecipazione alla seconda edizione di Samsung Innovation Camp, che stiamo riscontrando da parte degli studenti universitari in tutta Italia, comprendiamo che ci stiamo muovendo nella giusta direzione, e che siamo stati in grado di costruire, insieme a nostri partner, un solido ecosistema formativo in ambito digitale, che aiuterà i ragazzi a diventare professionisti ancora più qualificati e competitivi”, commenta Mario Levratto, head of marketing & external relations di Samsung Electronics Italia.
“Cultura REPublic nasce per facilitare le imprese culturali offrendo loro servizi che ancora non sono considerati strategici, come comunicazione e marketing per musei, biblioteche e stakeholder dall’alto valore culturale. Crediamo fortemente che la Cultura sia leva fondamentale per la rigenerazione sociale e per questo realizziamo progetti che mettano al centro il pubblico, concependo soluzioni e servizi sostenibili capaci di rendere la società consapevole, sensibile e migliore. Fondamentale è partire dalle nuove leve, studenti universitari professionisti di domani: il nostro compito è preparare un terreno fertile affinché loro possano mettere in pratica quello in cui noi stiamo credendo oggi. Da esperta di comunicazione museale e formatore professionista, ritengo che dare a questi giovani studenti l’opportunità di cimentarsi su casi concreti come il nostro permetterà loro di affrontare il mondo lavorativo con un approccio più professionale e con competenze acquisite che faranno la differenza”, commenta Elena Janniello, presidente e co-fondatore di Cultura REPublic.
“Grazie a Samsung Innovation Camp – ha aggiunto il professor Rossano Massai dell’Università degli Studi di Pisa – gli studenti e i neolaureati dell’Università di Pisa hanno potuto acquisire competenze digitali che sono sempre più necessarie per il mondo del lavoro, indipendentemente dal settore di business e dal ruolo che i futuri neolaureati andranno a ricoprire in azienda”.
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