Samsung Innovation Camp: si chiude la terza edizione all’Università degli Studi di Trento con l’annuncio dei progetti migliori

14-06-2021
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A24 e B13 i team migliori selezionati da Cassa Centrale Banca e Parco Sole di Notte,
aziende del territorio partner dell’iniziativa

In totale dal 2017 sono 30.000 gli studenti e le studentesse che hanno partecipato all’iniziativa provenienti da 20 atenei in tutta Italia, oltre 480 i partecipanti a questa terza edizione dell’Università degli Studi di Trento

 

Si chiude oggi presso l’Università degli Studi di Trento la terza edizione del Samsung Innovation Camp, iniziativa sviluppata in collaborazione con Randstad, agenzia internazionale specializzata in servizi HR, con l’annuncio dei team che hanno presentato i project work migliori selezionati da Cassa Centrale Banca e Parco Sole di Notte, aziende del territorio partner del progetto.

 

Tra oltre 480 partecipanti di questa edizione, il team A24 e il team B13 sono stati giudicati migliori rispettivamente da Cassa Centrale Banca, Capogruppo dell’omonimo Gruppo Bancario Cooperativo, e Parco Sole di Notte, progetto per la realizzazione di centro polifunzionale per bambini affetti da patologie gravi, croniche e inguaribili e le loro famiglie.

 

A24 per Cassa Centrale Banca

 

Cassa Centrale Banca, Capo Gruppo dell’omonimo Gruppo Bancario Cooperativo presente in tutta Italia grazie alle 77 Banche locali, ha chiesto agli studenti di immaginare nuovi modelli di servizi bancari che sappiano coniugare i valori tradizionali della relazione personale e della presenza sul territorio con il potenziale delle tecnologie digitali. Avendo a disposizione un budget di 1M€ e le principali linee guida strategiche digitali definite da Cassa Centrale Banca, gli studenti si sono quindi misurati con la sfida di individuare nuovi ambiti di sinergia tra i canali digitali, tra cui Inbank – l’internet banking del Gruppo utilizzato da più di 1,5 milioni di persone, e la presenza capillare sul territorio delle oltre 1.500 filiali.

 

Per rispondere alle esigenze di Cassa Centrale Banca, gli studenti hanno individuato tre soluzioni per tre target diversi di utenti. La prima riguarda la popolazione anziana che è ancora diffidente e riluttante sull’utilizzo dell’online banking e prevede una banca itinerante con servizio porta a porta che possa facilitare l’ingresso delle persone più anziane nel sistema bancario online e non di CCB. La seconda soluzione riguarda la formazione dei dipendenti di CCB che dovranno proporre il servizio agli utenti e prevede una piattaforma e-learning che possa potenziare le competenze digitali e bancarie dei talenti di CCB. Ultima ma non meno importante, la terza soluzione è indirizzata alle Generazione Y e Generazione Z, che iniziano ad esprimere i propri bisogni finanziari. CCB può usare il podcasting come strumento per stimolare il coinvolgimento e formare i più giovani sui temi bancari.

 

Viviamo un momento storico in cui, mediante un comune smartphone, è possibile avere accesso in mobilità ad un insieme pressoché infinito di servizi: possiamo ordinare la spesa, acquistare abiti, prenotare la vacanze e, ovviamente, interagire con la propria banca” ha dichiarato Alessio Bonetti, Head of digital di Cassa Centrale Banca. “Fornire quindi nuovi servizi digitali ed evolvere costantemente gli strumenti che i nostri clienti usano quotidianamente è una priorità per il nostro Gruppo. Crediamo però che l’approccio puramente digitale sia una risposta solo parziale alle reali esigenze delle persone e dei nostri clienti. Ecco perché abbiamo chiesto agli studenti di immaginare nuovi modelli dove la tecnologia non sostituisce la relazione personale ma, al contrario, la valorizza creando nuove ed inedite opportunità di incontro e confronto con i nostri clienti e le comunità servite dalle nostre Banche. Può sembrare una sfida troppo complessa: la verità è che questi ragazzi hanno profuso un grande entusiasmo e oggi hanno presentato idee non solo interessanti ma anche inedite e dal grande potenziale. È stata un’interessante occasione per cui ringraziamo gli studenti oltre che Samsung e l’Università di Trento per questa opportunità”.

 

B13 per Parco Sole di Notte

 

Progetto relativo alla realizzazione di un centro polifunzionale per bambini affetti da patologie gravi, croniche e inguaribili e le loro famiglie, il Parco Sole di Notte ha chiesto agli studenti di sviluppare uno strumento innovativo per una raccolta fondi su larga scala continuativa e strutturata, con l’obiettivo di individuare aziende del territorio che possano sposare il progetto e sostenerne la costruzione.  È nato “Non ho un centesimo”: sulla base delle leve di CSR – risvolto benefico sul contesto sociale, economia sostenibile, sensibilizzazione dei dipendenti, agenda 2030 delle Nazioni Unite – gli studenti sono stati chiamati a individuare il profilo di azienda adatta a finanziare il progetto e un numero congruo al raggiungimento dell’obiettivo di raccolta fondi e, infine, proporre una strategia di comunicazione B2B per l’ingaggio delle aziende stesse.

 

Gli studenti del gruppo B13 per Parco Sole di Notte hanno pensato a una soluzione che prevede una collaborazione con Lidl, partner che sposa bene i valori di Parco Sole di Notte, facendo leva in particolare dell’App Lidl+. Per risolvere il problema dei gettoni del carrello, basterà inquadrare il QR code presente sul carrello stesso e in cambio di questo servizio l’App Lidl+ apporterà un arrotondamento sullo scontrino del cliente sulla spesa finale effettuata da Lidl e i centesimi arrotondati verranno donati a Parco Sole di Notte.

 

“Accontentarsi del presente è per tutti, innovare il passato è una sfida, innovare il futuro è supportare la realizzazione del Parco Sole di Notte. Samsung Innovation Camp ha rappresentato per noi un’importante fucina di idee e la conferma che il Parco Sole di Notte può e deve interessare anche i giovani, con le loro idee, il loro saper prendere il buono del passato e renderlo presente, per migliorare il futuro. Per crescere un solo bambino ci vuole un intero villaggio. “Alla domanda: “Ma voi quanti figli avete?” Noi rispondiamo che abbiamo più di 30.000 figli. Siamo convinti che migliorare la qualità di vita di questi bambini significhi migliorare la qualità del mondo in cui tutti noi viviamo. Il Parco Sole di Notte ha bisogno dell’aiuto di tutti noi” ha commentato Omar Leone, Presidente Associazione Maruzza FVG – Parco Sole di Notte – ODV.

 

Cos’è Innovation Camp

 

Innovation Camp, progetto che dal 2017 ha visto la partecipazione di 30.000 giovani provenienti da 20 atenei in tutta Italia e più di 480 solo nell’Università degli Studi di Trento, nasce con l’obiettivo di accompagnare gli studenti e le studentesse delle università italiane in un percorso formativo volto a offrire loro quelle competenze digitali in linea con le richieste del mercato, contribuendo a costruire i profili professionali del futuro.

 

Gli studenti hanno partecipato a un vero e proprio corso di formazione che si è integrato con i percorsi universitari già avviati, consentendo loro di sviluppare nuove competenze digitali ma anche manageriali e di marketing, particolarmente richieste dal mondo del lavoro attuale. Organizzato in più fasi, una serie di moduli teorici online aperti a tutti gli iscritti e una seconda fase accessibile solo dopo il superamento di un test di valutazione che ha visto i ragazzi lavorare a un project work a stretto contatto con le aziende, con l’obiettivo di avere un primo confronto diretto con il mondo dell’impresa.

 

“Mi auguro che per questi ragazzi possano aprirsi nuove opportunità grazie alle nuove competenze acquisite. Con Innovation Camp vogliamo contribuire a ridurre il cosiddetto skills mismatch ovvero il divario sempre più ampio tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili. Il digitale infatti sta creando nuove professioni e nuovi profili che le aziende faticano a trovare sul mercato perché mancano le competenze adeguate. Fenomeno questo sempre più frequente nel nostro Paese che sfavorisce l’occupazione e rallenta la crescita, quanto mai cruciale in questo momento storico” ha commentato Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia.

 

“Siamo ormai giunti alla terza edizione del progetto Samsung Innovation Camp e con grande soddisfazione possiamo dire di aver coinvolto in questi anni più di 1500 studenti di tutti i dipartimenti dell’Università degli Studi di Trento. La collaborazione con Samsung rientra nelle attività denominate di terza missione, volte a valorizzare la ricerca, attraverso azioni tipiche del trasferimento tecnologico e dell’imprenditorialità accademica. Ovvero, la trasformazione della conoscenza originale prodotta dall’università in soluzioni innovative, beni e servizi utili alle aziende. I nostri studenti sono chiamati ad approfondire alcuni concetti chiave legati alla trasformazione digitale e sono invitati a lavorare in gruppo per sviluppare delle soluzioni innovative utili alle imprese partner. Quest’anno sono molto fiera di avere avuto come imprese ospiti due organizzazioni di grande valore manageriale e sociale: Cassa Centrale Banca per il mondo cooperativo della finanza e Parco Sole di Notte per il mondo dell’assistenza di bambini e ragazzi gravemente malati e con bisogni assistenziali complessi. Credo proprio che questa edizione sia stata molto formativa, non solo per quanto riguarda l’acquisizione di conoscenze manageriali e di lavoro in team, ma anche volto ad apportare un miglioramento alla condizione umana dal punto di vista economico, etico e sociale” ha dichiarato Roberta Cuel, professoressa associata di Organizzazione aziendale presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento, responsabile per l’ateneo del progetto “Innovation Camp”

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