Samsung presenta la campagna One Shot Challenge: scattare meno foto grazie alla Galaxy AI che consente meno distrazioni e più momenti da vivere
- Una ricerca commissionata da Samsung mostra che l’ansia di ottenere la foto perfetta ci porta a perdere il momento che stiamo vivendo, e questo spesso finisce per diventare un rimpianto.
- Con la One Shot Challenge, Samsung invita gli utenti a godersi l’attimo e a scattare di meno, grazie alla capacità di Galaxy AI di perfezionare qualsiasi immagine.
- Per dimostrarlo, nelle affollate strade di Londra, il fotografo Tom Craig mostra come gli europei possano evitare di scattare tante foto superflue.
Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, Samsung Electronics invita le persone a vivere pienamente i momenti con amici e familiari durante le festività. Nasce così la One Shot Challenge, una campagna progettata per incoraggiare gli utenti a mettere da parte il telefono nei momenti che contano. Infatti, i dati di una ricerca di Samsung realizzata in occasione di questo progetto mostrano che l’82% degli italiani intervistati ammette di distrarsi mentre scatta foto, finendo per non godersi davvero gli istanti importanti[1]. Grazie a Galaxy AI[2] e a funzioni come Modifica Generativa[3], è possibile ottenere lo scatto perfetto con una sola foto.
Per mostrare quanto sia semplice usare questa tecnologia, Samsung ha collaborato con il celebre fotografo Tom Craig.
Girando per le strade di Londra, Tom dimostra come la funzione Modifica Generativa su Galaxy Z Fold7 renda facilissimo ottenere la foto ideale: elimina il traffico dalle vie affollate di Piccadilly Circus e utilizza Galaxy AI per completare gli elementi mancanti. Una prova che la perfezione può arrivare dopo, senza lo stress e la distrazione di decine di scatti. L’esperienza del celebre fotografo con la One Shot Challenge è raccontata in un nuovo video.
La One Shot Challenge arriva in un momento in cui la ricerca commissionata da Samsung rivela che l’83% degli intervistati si sente sotto pressione quando deve scattare “la foto perfetta”. Quasi tre intervistati su quattro (73%) vorrebbero vivere di più il momento e preoccuparsi meno degli scatti. Questa pressione deriva dal desiderio di conservare ricordi da riguardare negli anni (81%), ma anche dall’esigenza di ottenere più engagement sui social media e mantenere un proprio stile estetico distintivo (39%).
Il risultato è un vero e proprio “dilemma fotografico” che si ripete: in media si scattano sei foto della stessa scena, mentre solo il 4% si limita a uno scatto. Eppure, nonostante questa tendenza, quasi un terzo degli intervistati (27%) non ha più rivisto oltre la metà della propria galleria fotografica, creando collezioni di immagini mai riviste che continuano ad accumularsi sui dispositivi.
Quando riguardano le proprie foto, otto intervistati su dieci (85%) notano elementi indesiderati che vorrebbero rimuovere: dai photobomber (42%), agli oggetti fuori posto (38%) fino a ombre e riflessi indesiderati (30%). Nonostante ciò, il 73% non ha mai utilizzato strumenti di intelligenza artificiale sul proprio smartphone per correggere e migliorare i propri scatti.
Le persone finiscono spesso per perdersi momenti importanti perché impegnati ad immortalarli. Più della metà degli intervistati (56%) afferma di aver perso significativi attimi durante visite a luoghi iconici o in vacanza, mentre il 20% indica riunioni o celebrazioni familiari. Il 32% si è distratto durante concerti o spettacoli dal vivo e il 18% mentre era con amici. Anche le festività invernali, come il Natale, ne risentono: il 15% degli intervistati ammette di aver vissuto lo stesso problema nel periodo natalizio. Infine, il 18% riferisce di essersi distratto mentre seguiva eventi sportivi.
Commentando la sfida, Tom Craig ha dichiarato: “Gran parte della grande fotografia nasce sul momento: lo sguardo giusto, la luce migliore, l’inquadratura ideale. È frustrante quando un elemento indesiderato rovina tutto. Gli smartphone ci permettono di catturare questi momenti importanti, ma non dovremmo mai rischiare di perderli rincorrendo lo scatto perfetto. La One Shot Challenge vuole dare a tutti il potere di catturare ricordi bellissimi e tornare subito a goderseli, sapendo che la funzione Modifica Generativa può perfezionarli in un secondo momento”.
Paolo Bagnoli, MX Marketing Director di Samsung Electronics Italia ha aggiunto: “In Samsung sappiamo che i momenti migliori della vita accadono quando siamo davvero presenti, ma vogliamo anche conservarli per sempre. La One Shot Challenge incoraggia tutti a vivere l’attimo senza rinunciare a scatti perfetti. Con la Modifica Generativa di Galaxy AI ci si può concentrare sull’esperienza, sapendo che ogni foto potrà essere migliorata e che la galleria si riempirà di immagini davvero apprezzabili”
Samsung invita i consumatori a partecipare alla One Shot Challenge condividendo su Instagram le loro foto perfezionate con Modifica Generativa. È sufficiente taggarle con #SamsungOneShot.
[1] La ricerca è stata condotta dal 28 ottobre al 7 novembre 2025 da Opinium, su un campione di 500 adulti ponderato per essere rappresentativo a livello nazionale, provenienti da Regno Unito, Paesi Bassi, Danimarca, Cechia, Francia, Germania, Polonia, Italia, Spagna e Austria.
[2] È necessario accedere al proprio Samsung Account per utilizzare alcune funzionalità di Galaxy AI. Le funzionalità di base di Galaxy AI fornite da Samsung sono gratuite. In futuro potranno essere fornite anche funzionalità avanzate o nuovi servizi a pagamento. La disponibilità delle funzionalità di intelligenza artificiale fornite da terze parti potrebbe essere soggetta a modifiche e in ogni caso è soggetta ai termini e condizioni di servizio dei terzi fornitori stessi. Le funzionalità di base di Galaxy AI sono quelle elencate nella sezione “Intelligenza avanzata” dei Termini e condizioni dei Servizi Samsung. Per maggiori dettagli, consulta i Termini e Condizioni dei Servizi Samsung disponibili su www.samsung.it
[3] La funzione Modifica Generativa di Assistente Foto richiede una connessione di rete e l’accesso con un account Samsung. L’editing tramite Modifica Generative può comportare il ridimensionamento della foto fino a 12 MP. Un watermark visibile viene applicato all’immagine salvata per indicare che è stata generata dall’AI. L’accuratezza e l’affidabilità del risultato generato non sono garantite.
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