[Guida Real Quantum Dot] 10 anni di innovazioni Samsung che hanno ridefinito gli standard della qualità dell’immagine
I quantum dot rappresentano un materiale rivoluzionario impiegato in diversi settori: dai display ai dispositivi medici fino alle celle solari. Nel 2015, Samsung ha segnato una svolta nel settore, introducendo la prima tecnologia al mondo con quantum dot senza cadmio nei suoi TV SUHD. Da allora, l’azienda ha continuato a innovare, consolidando la sua leadership con il lancio dei TV QLED nel 2017. Oggi, la Samsung Newsroom ripercorre gli ultimi dieci anni di progressi tecnologici per scoprire come i quantum dot abbiano trasformato l’esperienza visiva, portando i display Samsung a nuovi livelli di eccellenza.
Quantum Dot: La Nuova Frontiera dell’Innovazione nei Display
I quantum dot sono nanoparticelle semiconduttrici, incredibilmente sottili, fino a decine di migliaia di volte più fini di un capello umano. Grazie alle loro proprietà uniche, capaci di offrire una precisione cromatica senza precedenti e una luminosità straordinaria, rappresentano oggi una tecnologia rivoluzionaria nel mondo dei display.
Integrati nei pannelli, i quantum dot consentono una gamma cromatica ampia e realistica, simile a quella percepita dall’occhio umano, e ottimizzano la gestione della luce per garantire neri più profondi e dettagli più accurati. Inoltre, grazie alla loro capacità di emettere luce in tutte le direzioni, assicurano una luminosità uniforme e colori vividi da qualsiasi angolazione, riducendo al contempo l’esposizione alla luce blu per un’esperienza visiva più confortevole e meno affaticante.

▲ SUHD TVs al CES 2015
Caratteristiche distintive dei TV QD Samsung: Quantum Dot Content, Quantum Dot Film e Tecnologia Senza Cadmio
L’industria dei TV continua a investire in ricerca e sviluppo per la commercializzazione dei quantum dot,. Di conseguenza, negli ultimi anni sono stati introdotti sul mercato diversi modelli di TV con quantum dot, offrendo ai consumatori un’ampia gamma di opzioni.
Le principali differenze tra i TV con tecnologia quantum dot risiedono nel modo in cui essa viene implementata e nella qualità complessiva all’interno del display. Per garantire un’esperienza visiva di alto livello, è essenziale considerare fattori chiave come la quantità di quantum dot utilizzata, la qualità del Quantum Dot Film e l’innovativa tecnologia senza cadmio.

▲ Fattori da considerare nella scelta di un TV con quantum dot di alta qualità
Quantum Dot Content
La qualità di un TV con quantum dot è determinata dalla quantità di quantum dot presenti. Per ottenere la straordinaria qualità dell’immagine e la ricchezza cromatica che caratterizzano i display QLED, è necessaria un’alta concentrazione di quantum dot nello strato QD.
Quantum Dot Film
I display con quantum dot presentano una struttura più semplice ed efficiente rispetto agli LCD tradizionali. Nei QLED di Samsung, lo strato QD, combinato con la retroilluminazione blu, elimina la necessità di uno strato di fosfori, migliorando la luminosità e offrendo colori più vividi.
Samsung ha introdotto questa tecnologia anche nel mondo dei Tv OLED, trasformandoli dai classici WOLED (Oled ad emissione di luce bianca) ai più performanti QD-OLED che emettono direttamente luce colorata (RGB). Integrando infatti allo strato a transistor (TFT) un film di QD, Samsung è riuscita a portare la qualità dei colori e dell’immagine di un TV Oled ad un livello superiore ed a una maggiore durata nel tempo.
No-Cadmio
Nei primi stadi di sviluppo dei TV con quantum dot, il cadmio era considerato il materiale più efficiente per la produzione dei quantum dot e fondamentale per ottenere i principali vantaggi di questa tecnologia, come la riproduzione dei colori e l’elevato rapporto di contrasto.
Tuttavia, la tossicità del cadmio e il suo impatto ambientale hanno rappresentato un ostacolo significativo alla commercializzazione della tecnologia Quantum Dot. Sebbene l’uso del cadmio nell’elettronica di consumo sia consentito, esso deve rispettare stringenti vincoli di legge [1]. Questo ne ha reso difficile la diffusione su larga scala, nonostante la sua efficienza nell’implementazione della tecnologia Quantum Dot.
Per superare questa sfida, Samsung ha investito la sua esperienza nel campo della ricerca per sviluppare e commercializzare con successo alternative che prevedono l’utilizzo dell’indio. Di conseguenza, dal 2015 Samsung utilizza punti quantici privi di cadmio nei suoi televisori.
Quantum Dots: 10 Anni di Innovazione e Leadership
Samsung è stata tra le prime aziende a riconoscere il potenziale della tecnologia Quantum Dot guidando l’innovazione nel mercato globale dei display per oltre un decennio, grazie a continui investimenti in ricerca e sviluppo.

▲ Cronologia dello sviluppo della tecnologia Quantum Dot di Samsung dal 2001 al 2022
L’azienda ha avviato gli studi sui quantum dot già nel 2001, in un periodo in cui le ricerche sui materiali senza cadmio erano ancora limitate. Per ottenere colori straordinariamente vividi era fondamentale creare nanoparticelle uniformi, ma l’assenza di tecnologie adeguate rendeva la produzione su larga scala una sfida complessa.
Nonostante queste difficoltà, nel 2014 Samsung ha sviluppato con successo un materiale con nanocristalli privo di cadmio, usando l’indio. Da allora, ha consolidato la sua esperienza nel settore, registrando oltre 150 brevetti e perfezionando continuamente la tecnologia. Un anno dopo, nel 2015, Samsung ha introdotto nel mercato questa innovazione con il lancio dei primi TV SUHD al mondo dotati di tecnologia quantum dot senza cadmio, segnando una nuova era nella qualità dell’immagine.

▲ QLED TVs (75Q8C and 88Q8F) all’evento First Look di Samsung durante CES nel 2017
Samsung ha ulteriormente perfezionato la tecnologia con il lancio della sua prima gamma QLED nel 2017, stabilendo un nuovo standard per i TV di fascia alta. Grazie all’applicazione della tecnologia a quantum dot metallici, Samsung ha raggiunto lo standard cromatico DCI-P3 della Digital Cinema Initiative e, per la prima volta, il 100% del volume colore, offrendo così una resa cromatica senza precedenti[2]. Inoltre, l’uso della tecnologia a quantum dot inorganici ha reso i pannelli OLED resistenti al burn-in[3], garantendo una qualità d’immagine costante nel tempo.

▲ (Da sinistra a destra) Kwang-Hee Kim, Dr. Taehyung Kim, Dr, Eunjoo Jang, Sungwoo Kim and Seon-Myeong Choi di Samsung Advanced Institute of Technology
Dopo il successo ottenuto nel 2019 con lo sviluppo di un elemento a emissione di luce rossa per i display, l’azienda ha migliorato l’efficienza luminosa dei QLED blu autoemissivi, considerati i più difficili da implementare tra i tre colori primari[4] dei QLED, raggiungendo un livello leader nel settore del 20,2%.[5]
“La scoperta di un materiale blu per i QLED autoemissivi e il raggiungimento di prestazioni ai massimi livelli nel settore sono stati risultati significativi di questa ricerca”, ha affermato il Dr. Eunjoo Chang, fellow del Samsung Advanced Institute of Technology. “Ancora una volta, la tecnologia distintiva di Samsung nei quantum dot ha superato le barriere tecniche.”
Questi straordinari progressi non si sono fermati qui. Hanno portato al lancio dei TV QD-OLED, che hanno fatto la storia al CES 2022 vincendo il premio Best of Innovation per l’integrazione della tecnologia a quantum dot con i display OLED.
I nostri ultimi modelli Neo QLED spingono l’innovazione ancora oltre, sostituendo i LED standard con un numero maggiore di mini-LED, permettendo una resa ancora più dettagliata, maggiore luminosità e colori più vividi. Inoltre, sono disponibili anche con risoluzione 8K. Ovviamente, l’hardware è supportato dal software più avanzato, tra cui AI Upscaling, AI Customization Mode e ora anche Vision AI.[6]
Samsung continua a portare avanti l’evoluzione della tecnologia Quantum Dot con investimenti costanti in display all’avanguardia, tra cui QLED, QD-OLED e Neo QLED — offrendo livelli eccezionali di luminosità, precisione cromatica e frequenza. Grazie alle innovazioni all’avanguardia di Samsung nella tecnologia Quantum Dot, il futuro dei display si prospetta più brillante che mai
[1] Direttiva 2011/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’ 8 giugno 2011 , sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, recepita in Italia con D.Lgs. 27/2014
[2] Color Volume: Cos’è e perché è importante per i TV: http://bit.ly/2masnPw
[3] Si verifica quando un’immagine statica viene visualizzata troppo a lungo, causando distorsioni dei colori o immagini residue sullo schermo
[4] Rosso, verde e blu
[5] https://news.samsung.com/global/samsung-electronics-develops-industry-leading-blue-qled-technology
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